Comune di Negrar di Valpolicella
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La Vecchia chiesa di Torbe


La Vecchia chiesa di Torbe / The Old Church in TorbeNonostante l’aspetto derelitto, compromesso da più manomissioni e dal grave abbandono, qualche scintilla dell’antica dignità sprigiona ancora dalle vecchie mura, risvegliando la curiosità del passante e richiamando alla mente tempi di cui s’è perduta la memoria. E certamente assai indietro negli anni si perdono le origini della chiesetta di San Pietro, presumibilmente alla seconda metà del secolo XII, quando la presenza di uno stanziamento demico, censito nel 1184 del procuratori del Comune di Verona sotto il toponimo di Torbe (CIPOLLA 1895, 478), giustifica anche la supposta presenza di un edificio chiesastico che altro non doveva essere se non la nostra chiesa.
 Del resto solo qualche decennio e alla nuda ipotesi s‘aggiunge il conforto del documento, sempre che la chiesa Sancti Petri de Capua menzionata in un testamento del 1222 (VARANINI 1985, 279) sia identificabile con questa di Torbe, com’è lecito ritenere e come pure ha già avuto modo di sostenere Brugnoli (BRUGNOLI 1987, 331). Intorno alla fine del secolo XII, e lo confermano anche alcuni elementi architettonici, può dunque fissarsi con attendibile approssimazione l’epoca in cui sorge la chiesa di San Pietro come cappella dipendente dalla pieve di San Martino di Negrar; condizione che manterrà fino a quando, come s’apprende dalla visita pastorale di Ermolao Barbaro nel 1458 (ASCVVr, Visite Barbaro, trascr. Crosatti, 518), non verrà affidata alle cure del rettore di San Paolo di Prun, nel frattempo costituitasi in parrocchia. L’aspetto odierno della chiesa, ormai sconsacrata, appare la componente di piu interventi, operati nel corso dei secoli, dettati di volta in volta da canoni estetici o dalle esigenze del momento. Quanto rimane dell’originario edificio è poca cosa: il corpo centrale della facciata sul cui spiovente spicca una cornice romanica a dentelli in tufo; qualche brano di muratura; il campanile quadrangolare che svetta sul lato nord, tranne la cella campanaria e la cuspide che appaiono rifacimenti del secolo XVI. La primitiva chiesa doveva infatti essere ad un’unica navata, con facciata a capanna ed abside semicircolare.
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